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Questa intensa attività di studio e di divulgazione scientifica ha notevolmente contribuito a far conoscere ad un vasto pubblico il patrimonio storico dell’antica Leontinoi e gli ha procurato numerosi inviti a seminari e conferenze quale relatore.
Ha anche realizzato guide ed opuscoli quali: Guide storiche delle città di Lentini, Carlentini e Francofonte; Itinerari archeologici e naturalistici a Leontinoi; Guida agli insediamenti rupestri del territorio di Lentini; la prima Guida della città di Lentini per non vedenti.
Francesco Valenti con i fratelli Raffaele e Salvatore Iannitto, Luca Marino, Marina Fisicaro e altri intellettuali lentinesi, è stato fondatore nel 1988 dell’Archeoclub di Lentini di cui è stato il primo presidente per ben dieci anni. È stato anche presidente del Kiwanis di Lentini.
Attualmente è responsabile della formazione dei quadri dirigenti Kiwaniani in Europa.”
La Presidente, a questo punto, è passata a leggere la motivazione del Premio scritta su una pergamena, consegnata da lei stessa, di cui trascrivo solo l’incipit che riassume la ricca personalità del premiato: “Quanto più si conosce, tanto più si ama consapevolmente. Questo è stato ed è il motto che guida Francesco Valenti nel suo iter intellettuale tra i Beni Culturali di Lentini ed oltre.”
A seguire il Sindaco che ha letto e consegnato la targa.
Emozionato come non mai, Francesco Valenti ha ringraziato la Presidente e il Direttivo per il prestigioso premio ricevuto, ha ringraziato altresì la moglie e il padre ai quali ha voluto dedicare l’onorificenza.
“Avevo preparato una chicca per questa serata – ha detto il premiato – riguardante “La tutela dei beni culturali”, ma per rispetto di quanto è successo a Parigi, mi sembra più opportuno rimandare ad altra data”. Così è passato a raccontare qualche episodio della sua vita soffermandosi soprattutto su quelli che hanno influenzato il suo cammino di studioso e di ricercatore attento e curioso. Ha parlato delle vicende che hanno contrassegnato il periodo che ha reso necessaria, anzi “urgente”, la nascita dell’Archeoclub a Lentini: per preservare la storia della città e per conservare e custodire la memoria dei suoi numerosi e pregevoli beni culturali e ambientali.
Una sorta di Amarcord della Lentini degli anni ottanta raccontata con un eloquio gradevole e accattivante, punteggiato da battute cariche di un’ironia, a volte un po’graffiante, e che, come ben sappiamo - è uno dei relatori più assidui del nostro Club - contribuiscono sempre a dare una nota di “leggerezza” ai suoi interventi, specie quelli riguardanti tematiche molto impegnative, a volte un po’ ostiche.
La serata si è conclusa con un altro intervento musicale di Erika Ragazzi che, con il suo magico violino, ha saputo alleggerire i vari momenti della celebrazione con brani di musica classica da lei sapientemente contaminati da assonanze moderne di notevole e armoniosa suggestione.