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Premio “PISANO BAUDO”
Archeoclub “Alfio Sgalambro” – Lentini 
Sabato 14 novembre 2015, nei locali del Sant’Alphio Palace Hotel di Lentini (Sr), l’Archeoclub “Alfio Sgalambro”, diretto dalla prof.ssa Maria Arisco, ha celebrato l’evento più importante e significativo del Club: il Premio “PISANO BAUDO”, giunto alla sua XXII Edizione, quest’anno conferito al dott. Francesco Valenti.
La serata ha avuto un inizio un po’ mesto a causa dei tragici avvenimenti verificatisi a Parigi la sera precedente, sottolineati dalla Presidente, con commozione e con il rammarico di non aver potuto, per motivi di forza maggiore, annullare l’evento e rinviarlo ad altra data.
Ha salutato con affetto i Soci, intervenuti come sempre molto numerosi, e gli Ospiti tra cui: la Giunta comunale al completo – il Sindaco Mangiameli e gli Assessori Commendatore, Fisicaro, Ragazzi e Zarbano – e i Presidenti o rappresentanti dei Club locali – FIDAPA, Lyons, Kiwanis, Sicilia Antica Lentini Carlentini, Natura Sicula.
Dopo l’esecuzione dell’Inno Nazionale, cantato da tutti, la Presidente ha invitato gli intervenuti ad osservare un minuto di silenzio a cui ha fatto seguito la “Marsigliese”: un solidale omaggio alla Nazione sorella, così duramente colpita, tangibilmente evidenziato anche da una coccarda con i colori della bandiera francese apposta sul labaro del Club lentinese.
Nel suo breve intervento di saluto il Sindaco ha espresso il suo rammarico per i tragici eventi di Parigi per passare, poi, a complimentarsi con la Presidente e con tutto il Direttivo per le significative attività che l’Archeoclub svolge per la conoscenza e la tutela dei Beni culturali ed ambientali del nostro Territorio, e non solo, e per aver scelto, quale destinatario del prestigioso Premio, l’illustre concittadino dott. Francesco Valenti.
A seguire un breve intermezzo musicale affidato al magico violino della bravissima artista lentinese Erika Ragazzi.
Ma chi era Pisano Baudo?
La Presidente, riprendendo la parola, ha dato lettura della biografia di Sebastiano Pisano Baudo (Lentini 1840 – 1926) dalla quale si evince che, dal punto di vista culturale, rappresenta una delle figure più vivaci e interessanti nella storia di Lentini. Studioso e ricercatore, si distinse per la passione con la quale coltivò le sue ricerche bibliografiche e storiche su Lentini che raccolse ne “La Storia di Lentini antica e moderna” - edita per la prima volta nel 1898 e ristampata in prima edizione, dalla tipografia Scolari nel 1965 e ristampata successivamente più volte. Essa è indubbiamente la sua opera principale; insieme ad altre opere - “Storia dei Martiri e della Chiesa di Lentini”; “Storia della città carleontina”; “Sortino e dintorni” e molte biografie di cittadini lentinesi illustri, costituisce un patrimonio culturale di notevole importanza per la conoscenza storica di Lentini e dintorni.
È passata, poi, a dare qualche informazione sulla nascita dell’Archeoclub a Lentini e della sua intitolazione al concittadino Alfio Sgalambro, per soffermarsi successivamente sulla storia del “Premio” e sui personaggi che ne hanno beneficiato. Ultimo, in ordine temporale, Francesco Valenti la cui biografia è stata successivamente letta dal socio Alfio Di Pietro, in rappresentanza del Comitato ”ad hoc” composto dai soci Pippo Cardello, Marisa Cardillo, Maria Nanfitò e Rosa Roccaforte.
“Francesco Valenti è nato e vive a Lentini. Laureatosi in Lettere con indirizzo archeologico presso l’Università di Catania, ha frequentato la scuola di specializzazione in Archeologia dell’Università di Lecce diretta dal prof. Dinu Adamasteanu e successivamente dal prof. Francesco D’Andria.
Dal 1980 al 2010 funzionario dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali viene assegnato prima alla sovrintendenza di Catania e, poi, a quella di Siracusa. Ha partecipato per l’Università di Catania a scavi a Monte San Basilio a Lentini e a Kyme in Turchia e, per la sovrintendenza di Catania, a scavi a Mineo, Adrano e Caltagirone.
È stato organizzatore dell’allestimento e responsabile del Museo Archeologico di Lentini.
Francesco Valenti ha al suo attivo numerose Pubblicazioni di carattere storico, archeologico e naturalistico riguardanti il Territorio di Lentini. Fra esse si segnalano: “La città dimenticata” ((1993), la Lentini del terremoto del 1693; “La città del Leone” (1994) ), il centro storico di Lentini dal 1696 al 1980: con questo libro ha vinto il premio Alfio Sgalambro del Rotary di Lentini; “La Disputa dei Canonici” (1993), il clero e la società di Lentini nel 18° secolo; “Lestrigonia”, insediamenti preistorici nel territorio di Lentini; “Case e Palazzi di Lentini (1995); “Il lago di Lentini” (1997), ristampato dal Kiwanis nel 1999; e, per finire, i tre recenti volumi sulla Storia di Lentini, rispettivamente del 2007, 2008, 2012.

Questa intensa attività di studio e di divulgazione scientifica ha notevolmente contribuito a far conoscere ad un vasto pubblico il patrimonio storico dell’antica Leontinoi e gli ha procurato numerosi inviti a seminari e conferenze quale relatore.
Ha anche realizzato guide ed opuscoli quali: Guide storiche delle città di Lentini, Carlentini e Francofonte; Itinerari archeologici e naturalistici a Leontinoi; Guida agli insediamenti rupestri del territorio di Lentini; la prima Guida della città di Lentini per non vedenti.
Francesco Valenti con i fratelli Raffaele e Salvatore Iannitto, Luca Marino, Marina Fisicaro e altri intellettuali lentinesi, è stato fondatore nel 1988 dell’Archeoclub di Lentini di cui è stato il primo presidente per ben dieci anni. È stato anche presidente del Kiwanis di Lentini.
Attualmente è responsabile della formazione dei quadri dirigenti Kiwaniani in Europa.”
La Presidente, a questo punto, è passata a leggere la motivazione del Premio scritta su una pergamena, consegnata da lei stessa, di cui trascrivo solo l’incipit che riassume la ricca personalità del premiato: “Quanto più si conosce, tanto più si ama consapevolmente. Questo è stato ed è il motto che guida Francesco Valenti nel suo iter intellettuale tra i Beni Culturali di Lentini ed oltre.”
A seguire il Sindaco che ha letto e consegnato la targa.
Emozionato come non mai, Francesco Valenti ha ringraziato la Presidente e il Direttivo per il prestigioso premio ricevuto, ha ringraziato altresì la moglie e il padre ai quali ha voluto dedicare l’onorificenza.
“Avevo preparato una chicca per questa serata – ha detto il premiato – riguardante “La tutela dei beni culturali”, ma per rispetto di quanto è successo a Parigi, mi sembra più opportuno rimandare ad altra data”. Così è passato a raccontare qualche episodio della sua vita soffermandosi soprattutto su quelli che hanno influenzato il suo cammino di studioso e di ricercatore attento e curioso. Ha parlato delle vicende che hanno contrassegnato il periodo che ha reso necessaria, anzi “urgente”, la nascita dell’Archeoclub a Lentini: per preservare la storia della città e per conservare e custodire la memoria dei suoi numerosi e pregevoli beni culturali e ambientali.
Una sorta di Amarcord della Lentini degli anni ottanta raccontata con un eloquio gradevole e accattivante, punteggiato da battute cariche di un’ironia, a volte un po’graffiante, e che, come ben sappiamo - è uno dei relatori più assidui del nostro Club - contribuiscono sempre a dare una nota di “leggerezza” ai suoi interventi, specie quelli riguardanti tematiche molto impegnative, a volte un po’ ostiche.
La serata si è conclusa con un altro intervento musicale di Erika Ragazzi che, con il suo magico violino, ha saputo alleggerire i vari momenti della celebrazione con brani di musica classica da lei sapientemente contaminati da assonanze moderne di notevole e armoniosa suggestione.