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Non poteva mancare una sosta a Piazza Navona. Con una forma particolare, quella di un antico stadio, si può considerare l’orgoglio della “Roma Barocca”. Al centro troneggia la “Fontana dei Quattro Fiumi”, del Bernini, in pregiato travertino, che con il Gange, il Danubio, il Nilo e il Rio della Plata rappresenta i quattro angoli della terra allora conosciuti.
Seguendo sempre gli itinerari consigliati dal nostro Relatore, ci siamo spostati sul Campidoglio che si prospetta con un’ampiezza inusuale ottenuta grazie al geniale progetto concepito da Michelangelo: la ridisegnò con una pianta trapezoidale e facendola volgere non più verso il Foro Romano ma verso la Basilica di San Pietro, che rappresentava, all’epoca, il nuovo centro politico. Contornata dal Palazzo Senatorio, sede di rappresentanza del Comune di Roma, dal Palazzo dei Conservatori e da altre costruzioni, la Piazza del Campidoglio presenta al centro di una pavimentazione a forma di stella, la statua bronzea di Marco Aurelio.
Una irrinunciabile visita alla “Fontana di Trevi” e, poi, al Pantheon con una sosta più lunga per apprezzarne i particolari tra cui la cupola vista dall’interno, alta 42 metri dal suolo: un’unica gettata di calcestruzzo, come l’ha definita Giansiracusa.
Poi i Fori imperiali con il Colosseo, l’Arco di Tito e l’Arco di Costantino. E la Colonna Traiana, tutta istoriata, “il giornale del tempo”, e la colonna di Piazza Colonna…
Ci siamo fermati ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti a Piazza di Spagna per riflettere su tutto quello che avevamo visto e per sentire le parole conclusive del nostro Relatore.
“…Ogni città ha una sua anima, ”anima loci”, e Roma ha un’anima particolare….c’è la Roma delle Chiese…C’è anche la città cosmopolita concepita per accogliere milioni di visitatori…la città del “tridente” - per la particolarità delle strade che si aprono su grandi piazze . C’è, soprattutto, la città concepita con un’impostazione scenografica…con i Palazzi che si adeguano in altezza e bellezza alla magnificenza delle chiese ed esprimono all’interno i loro capolavori architettonici e artistici…”
Mi fermo qui, ringraziando sentitamente a nome di tutti gli intervenuti il nostro grande amico, Paolo Giansiracusa, per il bellissimo ed affascinante “viaggio virtuale”che ci ha regalato, nel corso del quale abbiamo potuto assaporare, attraverso le sue dotte ed entusiasmanti descrizioni, la bellezza e l’unicità di una Roma che molti di noi hanno visitato chissà quante volte, ma mai con una guida di tale spessore. Grazie Paolo!