Memorie della casa terrana -
Continuano, a ritmo sostenuto, le iniziative culturali dell’Archeoclub di Lentini.
Venerdì 16 Dicembre, alle 18,00, presso i suggestivi locali del Palazzo Beneventano, si è tenuta la presentazione del libro “ Memorie della casa terrana” di Nino Tribulato, famoso avvocato lentinese, di recente “ prestato “ alla letteratura, con ottimi risultati, considerato che l’opera ha riscosso nella critica un buon successo ed è risultato finalista nel premio letterario “ Il borgo d’Italia”, svoltosi a Lanzo Torinese nello scorso mese di Luglio.
All’evento, organizzato dalla nostra Associazione con il patrocinio del Comune di Lentini, ha partecipato un foltissimo pubblico. La sua conduzione è stata affidata alla brillante prof.ssa Angela Rabbito, docente e apprezzata pubblicista, che, dopo una breve introduzione, ha subito ceduto la parola al Presidente dell’Archeoclub, prof. Delfo Inserra, che ha porto i saluti all’autore, al pubblico, ai moderatori.
La serata è entrata nel vivo con la prolusione del prof. Alfio Siracusano, già docente e dirigente scolastico, autore di numerose ed apprezzate opere letterarie, che ha esordito manifestando il suo particolare apprezzamento per l’opera d’esordio dell’avv. Tribulato, della quale ha curato una recensione sul quotidiano “ La Sicilia “. Un romanzo di memorie e ricordi, collocato in una “ piccola città “, la nostra Lentini, però mitizzata, resa magica.
Ambientato nella seconda metà del 1600, il libro narra le vicende di alcune famiglie che intrecciano le loro vite nel quartiere di San Paolo, centro e cuore pulsante della città: numerosi i personaggi, principali e marginali, che animano il racconto.
E la prima lettura, curata dalla giovane e brava Agata Longo Insolia, ha riguardato proprio di uno di questi, il barbone filosofo Filippo Boccadifuoco ( che ricorda una famosa figura della recente storia lentinese, Filippo Carpagnano): una vivace descrizione di un personaggio estroso, bizzarro ma estremamente raziocinante.
Dopo questo piacevole intervallo, il prof. Siracusano ha ripreso il suo intervento, descrivendo altre figure significative del racconto : donna Sofia, Sasà, le gemelle Enrichetta e Lucrezia, identiche nel fisico, ma agli opposti nel carattere : la prima lieve, leggera, serena, la seconda tormentata, con una vita travagliata, che la porta a fare scelte errate. Ed il secondo brano proposto dalla lettrice riguarda proprio Lucrezia, descritta nella sua vita di religiosa, nel convento dove la stessa si è ritirata, dopo le tante delusioni subite;
Lucrezia è definita, in questo passaggio, “ sventurata “ e questo aggettivo non può non richiamare alla mente le pagine di manzoniana memoria della Monaca di Monza.
Il prof. Siracusano ha concluso il suo intervento con un accenno al linguaggio particolare del romanzo, fantasioso, picaresco , che ne fa un libro di buona letteratura.
È intervenuto quindi il Sindaco , Avv. Rosario Lo Faro, che ha manifestato il suo più ampio apprezzamento per l’impegno letterario dell’avv. Tribulato e per i suoi lusinghieri risultati.
È stata poi la volta del Prof. Pippo Cosentino, nostro Past President , che ha voluto rimarcare la forte volontà della nostra Associazione di curare la presentazione di questa opera, per i suoi suggestivi richiami alla magia della nostra città, della sua storia, e delle sue tradizioni.
L’ultimo, intenso intervento è stato quello del Prof. Alfredo Sgroi, docente e saggista, che ha sottolineato la complessità dell’opera, dall’architettura barocca.
Il Seicento è un’epoca ricca di contrasti, divisa tra scienza e magia, e l’opera, in questa epoca ambientata, presenta tante sfaccettature : è un romanzo storico, nel quale si inseriscono alcune vicende familiari, ma nel quale si avverte la compresenza del reale e del fantastico.
I personaggi che lo animano sono creature eccentriche, insofferenti alle regole della società: così appare Lucrezia, così Sasà, smanioso di viaggi ed avventure, che però finisce sempre per tornare alle sue radici.
Le famiglie descritte da Tribulato sono famiglie strutturate, perché a carattere fortemente matriarcale: le donne sono il fulcro attorno al quale ruota la famiglia e la società.
A conclusione dell’intervento del prof. Sgroi, la brava Agata Longo Insolia ha letto altre pagine che descrivono le gemelle Enrichetta e Lucrezia.
Al termine della serata, l’avv. Tribulato ha ringraziato il pubblico, per essere intervenuto così numeroso, ed i relatori, per i lusinghieri giudizi riservati alla sua opera ( con una battuta, ha asserito di aver scoperto da loro cose che non immaginava di aver scritto…).
Il suo, ha ribadito, è un romanzo che rievoca e rende omaggio alla sua storia familiare: in origine, era molto più corposo, poi è stato ridotto, grazie anche ai suggerimenti dei congiunti( moglie e figli), che sono stati i primi e più severi critici, e ai quali va buona parte della riuscita dell’opera.
Il prof. Inserra ha quindi consegnato all’autore un gagliardetto della nostra Associazione, in ricordo di questo bell’evento.
Un breve, ma animato dibattito ha concluso questa intensa serata, grazie alla quale è stato possibile apprezzare l’opera prima di un nostro valente concittadino , che, dopo i successi in campo professionale, ha saputo distinguersi anche in quello letterario.