Lassù dove volano……. le farfalle
Sabato 19 ottobre 2013, in una splendida giornata di sole, un folto gruppo di soci dell’Archeoclub di Lentini ci siamo recati in gita sull’Etna; a molti di noi sembrava una delle solite gite in montagna, ma una piacevole sorpresa ci aspettava. Giunti nel comune di Sant’Alfio, dopo aver visitato la Chiesa madre, ricca di preziose testimonianze della devozione per i Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino abbiamo raggiunto il cosiddetto “castagno dei cento cavalli”, l’albero più antico e più grande d’Europa; sotto le sue enormi fronde, Luigi Di Pino, un cantastorie siciliano, con voce intrigante e persuasiva, ci ha cantato la leggenda della regina Giovanna, che, sorpresa da un temporale, durante una battuta di caccia, nelle vicinanze dell'albero e proprio sotto i rami, trovò riparo con tutto il numeroso seguito. Il temporale continuò fino a sera, così la regina passò, sotto le fronde del castagno, la notte, riscaldata dall’amore dei cento cavalieri al suo seguito.
Al di là del mito accanto a :“questo albero ci si sente in armonia con la natura; in pace con i nostri simili……,giacchè le passioni ed i travagli interiori si acquietano, gli animi ritrovano il loro equilibrio ed i corpi il loro benessere….così perenne ed infinito diventa il dialogo tra gli uomini e la natura”, con queste motivazioni , il 18 Maggio 2008, l’UNESCO ha riconosciuto il Castagno dei cento cavalli “Monumento messaggero di pace nel mondo”. La gita è poi proseguita con la visita della “Casa delle farfalle”, qui ci siamo ritrovati, all’interno di una grande serra tropicale, immersi nel modo affascinante delle farfalle più belle del mondo, ed abbiamo potuto seguire il ciclo vitale del baco da seta.
Significativo lo slogan posto all’ingresso della casa: “ Se trovi farfalle trovi natura” che mira a sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle farfalle come indicatori ambientali. E per essere in tema, anche al ristorante, come indicatore della bontà della cucina locale, abbiamo trovato le farfalle, ma questa volta una qualità di pasta, condita con salsa di noci, altre pietanze tipiche ed un buon vino, prodotto con uva dei vigneti della zona per cui la città di Viagrande è famosa.
La gita si è conclusa con una visita al Museo della lava e dei vulcani, un vero viaggio all’interno della terra, che attraverso percorsi didattici ci ha raccontato l’Etna, la sua storia, i miti, le leggende, la sua evoluzione, gli aspetti naturalistici ed i prodotti tipici.
Tradizione, cultura, difesa e valorizzazione dell’ambiente, uso intelligente dell’enorme patrimonio, sono stati gli ingredienti, che hanno fatto si che, anche questa gita, fosse un avvenimento da ricordare. Anche per questo, per non avere lasciato nulla al caso e per aver organizzato tutto con passione, competenza ed amore un plauso alla nostra Maria.