L’Archeoclub alla BMTA di Paestum.
Tra le molteplici attività a carattere nazionale dell’Archeoclub d’Italia, la partecipazione alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, giunta quest’anno alla XXIV edizione, è stata una delle più importanti. La BMTA si conferma occasione di incontro, approfondimento e divulgazione di temi inerenti fruizione, gestione, valorizzazione del patrimonio archeologico e la promozione del segmento archeologico del turismo culturale per il business professionale, gli operatori turistici e culturali del pubblico e del privato, i viaggiatori, il mondo scolastico e universitario, i media.
Quest’anno, il Direttivo Nazionale ha deciso di tenere l’Assemblea Nazionale dei soci nello stesso periodo e presso lo stesso sito ( Paestum). Il Consiglio Direttivo della nostra Sezione di Lentini, aderendo all’invito dell’Archeoclub Nazionale, e tenuto conto dell’importanza degli eventi, ha deliberato la partecipazione di una rappresentanza di nostri delegati alle manifestazioni stesse.
La mattina del 28 Ottobre, quindi, un entusiasta drappello di membri del Direttivo e soci delegati, composto dal Presidente, Filadelfio Inserra, dal Past President e Coordinatore Regionale, Pippo Cosentino, e dai Consiglieri Alfio Scapellato, Nino Mignemi, Rosa Roccaforte, (accompagnati dai rispettivi coniugi) e Sebastiana Santocono, e dal delegato Luciano Matarazzo, si è ritrovato alla Stazione Ferroviaria di Lentini, per prendere il treno che lo avrebbe condotto a Sapri e da qui a Paestum /Capaccio, sede degli eventi in questione.
Nonostante un piccolo ritardo iniziale, il viaggio si è svolto con la massima tranquillità e piacevolezza, e tra uno spuntino e l’altro, tante chiacchiere ed allegria, il tempo è volato, e nel pomeriggio siamo giunti a destinazione.
Raggiunto l’Hotel Clorinda , (una confortevole struttura vicino alla zona archeologica e prospiciente lo splendido mare cilentano ), che ci avrebbe ospitato per le due notti del nostro soggiorno, abbiamo consumato una rapida cena e finalmente abbiamo potuto riposare, dopo l’impegnativa giornata di viaggio.
Rinvigoriti da un buon sonno ristoratore, la mattina successiva siamo entrati nel vivo della nostra avventura.
Raggiunto l’ex Tabacchificio di Cafasso, un antico opificio industriale, trasformato in area per eventi, congressi, esposizioni, abbiamo svolto gli adempimenti propedeutici alla nostra partecipazione all’evento, in particolare la registrazione al desk dell’accoglienza, che ci ha rilasciato i necessari pass per accedere ai diversi incontri. Poiché il primo dei nostri impegni si sarebbe tenuto nel primo pomeriggio, abbiamo approfittato del tempo libero per una doverosa visita alla zona archeologica di Paestum.
Circondato da una cinta di mura perfettamente conservata, lunga più di 4,5 chilometri, sulla quale si aprono diverse porte, il sito ( bene protetto dall’Unesco) è stato abitato sin dalla Preistoria, ma ha raggiunto il suo massimo splendore in epoca greca e poi romana. Al primo periodo risalgono i meravigliosi templi di Atena, Nettuno, ed Era, tra i meglio conservati dell’antichità, il Bouleterion e l’anfiteatro; al periodo romano risalgono l’ampio Foro, sul quale si affacciano i resti di numerosi edifici, le terme, il Macellum ( una sorta di mercato al coperto) e il Comitium.
La città è attraversata dalla cosiddetta “ Via Sacra” , lungo la quale si sviluppano i quartieri abitativi, la cui estensione testimonia l’importanza che doveva avere l’insediamento.
Nonostante il breve tempo dedicato alla visita, siamo rimasti tutti estremamente colpiti dalla bellezza del luogo e dall’estrema cura con la quale lo stesso è mantenuto; indimenticabile lo spettacolo delle bianche pietre secolari che spiccano sul verde dei prati che le circondano o contro l’azzurro del cielo o ancora il rosso di un tramonto infuocato.
Dopo una piacevolissima sosta presso un locale di fronte alla zona archeologica, dove abbiamo potuto gustare i prodotti tipici del territorio, sono iniziati i nostri impegni “istituzionali” : la partecipazione all’Assemblea dei soci dell’ Archeoclub Nazionale, tenutasi presso la Basilica Paleocristiana, in cui i vertici dell’Associazione hanno trattato diverse problematiche: la cessione al Comune di Messina di un immobile già donato all’Archeoclub ( per la quale l’assemblea ha votato favorevolmente ), e di seguito l’illustrazione del bilancio di previsione del 2023, per il quale si impone la necessità di un aumento delle quote sociali, per fare fronte a debiti tributari e previdenziali recentemente notificati. Anche su questo punto, dopo una breve discussione, l’Assemblea si è espressa favorevolmente.
Il Presidente Nazionale, Rosario Santanastasio, è passato quindi ad illustrare gli impegni e le prospettive dell’Associazione, attraverso diverse iniziative, che vedono sempre il sostegno alle sedi locali affinché si attivino per progetti specifici a tutela del patrimonio archeologico e culturale.
A seguire, gli interventi di numerosi soci, tra i quali quelli del nostro Past President e Coordinatore Regionale per la Sicilia, prof. Pippo Cosentino, che ha parlato della recente assegnazione all’Archeoclub di un’imbarcazione sequestrata agli scafisti, che diverrà presidio di legalità, in relazione ad attività di studio in ambito archeologico, ambientale e sociale.
Con i saluti ed i ringraziamenti del Presidente Nazionale, si è concluso il nostro primo impegno ufficiale.
La mattinata del giorno seguente è stata dedicata alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che dal 1998 ogni anno raduna numerosissimi espositori e visitatori, con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare Parchi e Musei Archeologici, promuovere destinazioni turistico /archeologiche, favorendo l’economia dell’indotto, incrementando le opportunità economiche e gli effetti occupazionali.
Come già detto, la manifestazione si è svolta all’interno dell’ex Tabacchificio Cafasso, sito di “ archeologia industriale”, che con il suo vasto salone espositivo e le numerose sale per conferenze ha rappresentato una perfetta location per l’evento in questione.
L’Archeoclub Nazionale ha partecipato con un proprio stand, all’interno del grande salone espositivo, per fare conoscere le proprie attività e la propria “ mission”. Qui è stato proiettato un video, realizzato dal nostro Presidente, Prof. Filadelfio Inserra, riguardante la presentazione dei siti e dei monumenti più rappresentativi della città di Lentini: la Chiesa Ex Cattedrale di Sant’Alfio, la Chiesa Rupestre del Crocifisso, il Castellaccio, il Convento dei Cappuccini, la Zona Archeologica, la Chiesa della Ss. Trinità, il Palazzo Beneventano, ed altri tesori del nostro territorio.
Nella Sala Conferenze “Velia” si è poi svolto, a cura della nostra Associazione, la manifestazione “ Archeolibro”, per la divulgazione culturale e la promozione turistica dei territori locali, nel corso della quale sono stati presentati alcuni libri, realizzati da diverse sedi Archeoclub, per fare conoscere specifici aspetti culturali dei rispettivi territori: un interessante excursus attraverso siti, esperienze, argomenti di carattere storico, archeologico, artistico.
La manifestazione si è definitivamente conclusa alle ore 13,30. Grazie alle navette messe a disposizione dalla perfetta organizzazione dell’evento, abbiamo ancora una volta raggiunto la vicina zona archeologica, per consumare un appetitoso spuntino presso lo stesso locale del giorno precedente, deliziandoci con i saporiti formaggi e salumi tipici e con i piatti della tradizione locale.
Il treno del nostro ritorno era previsto per le prime ore del giorno seguente; avevamo perciò un intero pomeriggio ed un’intera serata da impiegare; abbiamo quindi deciso di visitare, dapprima, il vicino Museo Archeologico, dove abbiamo potuto ammirare numerosi reperti rinvenuti nei siti oggetto di scavi, ma soprattutto le meravigliose pitture funerarie che ornavano le tombe dipinte del 4° secolo a.C. ; si tratta di lastre di pietra decorate con fregi, ghirlande, ma soprattutto con scene di guerrieri con elmi e corazze e a cavallo, o ancora di banchetti e convivi.
Ma il pezzo più famoso è il famoso “tuffatore”, una delicata figura affrescata che si tuffa in acqua, simbolo del passaggio dalla vita alla morte, un raffinatissimo esempio di pittura murale, di inestimabile valore storico ed artistico.
Dopo quattro passi nella via adiacente la zona archeologica, ancora affollata di turisti, ed una lunga sosta al bar, è arrivato finalmente il momento di riprendere i bagagli e raggiungere la stazione ferroviaria di Paestum/Capaccio, alla volta di Salerno, dove avremmo finalmente preso l’Intercity notte che ci avrebbe ricondotto a casa.
Ma a Salerno ci attendeva una spiacevole sorpresa: giunti in stazione, abbiamo scoperto che non erano disponibili le sale di attesa, chiuse per motivi di sicurezza ; avremmo dovuto quindi trascorrere più di cinque ore d’attesa all’addiaccio…Provvidenzialmente, però, alcuni agenti di Polizia Ferroviaria in servizio ci hanno gentilmente offerto ospitalità nei loro uffici; ovviamente, il gesto è stato particolarmente apprezzato, ed ha rafforzato ancora di più la convinzione che le forze dell’ordine siano davvero a disposizione del cittadino.
All’una del mattino, con l’arrivo del nostro treno, si è finalmente conclusa la nostra avventura. Si ritorna a casa con il ricordo di una bella esperienza vissuta in ottima compagnia, e la rafforzata consapevolezza e l’orgoglio di fare parte di una importante realtà associativa che opera con impegno per la tutela del patrimonio di cultura e di civiltà ereditata dal nostro passato.