L’Archeoclub di Lentini a Ragusa Ibla
Negli ultimi due anni, la pandemia ci ha privati di tante belle consuetudini, e di importanti occasioni di socializzazione. Una delle privazioni più sofferte, per molti soci, è stata l’impossibilità di pianificare le escursioni giornaliere, e i viaggi a più ampio raggio, che hanno da sempre costituito un importante segno distintivo della nostra Associazione.
Ma, finalmente, la migliorata situazione sanitaria ha consentito di organizzare la prima gita del nostro Gruppo, dopo un lungo periodo di “astinenza”: e così, un nutrito gruppo di una cinquantina di soci si è ritrovato, domenica 7 Novembre, di buon mattino, per raggiungere, a bordo di un autobus della ditta “ Duca Viaggi” ( ormai fedele “ nocchiera “ delle nostre avventure di viaggio ), la meta prescelta: la città di Ragusa Ibla, culla ed espressione massima del Barocco siciliano, dichiarata nel 2002 Patrimonio Unesco dell’ Umanità.
Grande la gioia di ritrovarsi tutti assieme… anche se già diverse iniziative si sono svolte “ in presenza”, forte era l’emozione di condividere assieme una bella giornata di svago, cultura, convivialità, senza dimenticare, tuttavia, la prudenza ancora necessaria: tutti i partecipanti, infatti, erano muniti di green pass e mascherina d’ordinanza, specie in occasione di maggior vicinanza e, ovviamente, a bordo dell’autobus.
Lungo il tragitto, il nostro infaticabile Presidente, prof. Pippo Cosentino, ha ricordato il prossimo appuntamento con l’ultima fatica letterario-musicale-fotografico del Trio Cardello/Amore/Grimaldi e della Compagnia d’Encelado Superbo, che sarà rappresentata il 10 Dicembre prossimo al Teatro Comunale di Carlentini, ed ha brevemente accennato alle prossime iniziative della nostra Associazione: il Premio Pisano Baudo, assegnato alla Guardia di Finanza e la tradizionale cena degli Auguri, che, tuttavia, sono ancora in fase di definizione.
Giunti a destinazione, abbiamo trovato ad accoglierci il Dott. Enzo Piazzese, Presidente della locale Sezione dell’Archeoclub, e guida turistica, che ci ha condotto alla scoperta degli angoli più suggestivi di un luogo magico come Ragusa Ibla.
Nella centrale Piazza della Libertà ( già piazza Impero), realizzata in epoca fascista e dominata dalla maestosa costruzione già Casa del Fascio, simbolo della ricchezza della città (dipendente anche dai suoi giacimenti di materiali petroliferi ), il dott. Piazzese ha chiarito che la nostra escursione sarebbe stata principalmente una lunga e rilassante passeggiata, dalla Città nuova verso quella più antica, Ragusa Ibla appunto, attraverso viuzze e scalinate, alla scoperta degli angoli più suggestivi.
Dopo una breve sosta, per un corroborante caffè, è iniziata quindi la nostra discesa verso i luoghi ove sorgeva la città vecchia, distrutta, come buona parte della Sicilia Orientale, dal disastroso terremoto del Gennaio 1693, che anche qui rase al suolo la quasi totalità degli edifici: del periodo antecedente restano infatti pochissime testimonianze.
Anche la ricostruzione di Ragusa fu caratterizzata da un acceso confronto tra chi voleva riedificare la città nei medesimi siti ante-sisma, e chi voleva spostarla verso le zone più alte: in particolare, i nobili, proprietari di appezzamenti agricoli limitrofi alla città vecchia, spinsero per una lottizzazione dei loro terreni, sui quali fu poi in effetti edificata la città nuova.
Attraversando il Ponte Nuovo, realizzato in epoca fascista, che collega il centro storico con la parte di espansione Sud della città, siamo giunti alla Cattedrale di San Giovanni Battista, sede vescovile , caratterizzata da una mirabile facciata barocca; proseguendo , abbiamo ammirato il Municipio e il palazzo delle Poste, di chiaro stile fascista.
È stata quindi la volta del Palazzo Bertini, uno dei più antichi e significativi esempi di architettura civile post-terremoto; elementi caratterizzanti, i tre grandi “ mascheroni”, che rappresentano tre figure specifiche : il papa, il re, ed il mendicante ; o, secondo un’altra interpretazione, il passato ( il volto che guarda verso la città antica), il presente, ed il futuro ( che guarda verso la città nuova).
Successive soste, presso la Chiesa di Santa Maria delle Scale, in stile gotico, quella di Santa Maria dell’Itria ( Sede della Compagnia dei Cavalieri di Malta), il Palazzo Cosentini, ricco di decorazioni grottesche e mascheroni deformi, nei tre balconi della facciata principale, che avevano lo scopo di tenere lontani i demoni .
Proseguendo nella interessante passeggiata, abbiamo ancora avuto modo di ammirare la Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, ricostruita sul sito ove in precedenza sorgeva il Palazzo della Santa Inquisizione.
Infine, al termine di un lungo percorso attraverso gli stretti e caratteristici vicoli di Ragusa Ibla, ci aspettava l’incredibile visione del Duomo di San Giorgio, una delle massime espressioni dell’architettura barocca, caratterizzato dall’imponenza della facciata, che ingloba il campanile, e culmina con una cuspide a bulbo .
Ma si era fatta già l’ora di pranzo: un po’ provati per l’impegnativa camminata, che aveva risvegliato un notevole appetito, abbiamo raggiunto il ristorante “ La Capinera”, nei pressi della stazione ferroviaria di Ragusa Ibla : un simpatico locale, dove abbiamo gustato un ottimo e appetitoso pasto, che ci ha lasciati sazi e soddisfatti.
Nel pomeriggio, ritorno al centro storico, per visitare, sempre con la preziosa guida del dott. Piazzese, un antico palazzo nobiliare, quello della famiglia Arezzo di Trifiletti, nel centralissimo Corso XXV Aprile: accompagnati da un giovane discendente della antica famiglia, abbiamo avuto modo di visitare questa bella dimora storica, ammirando le magnifiche sale, riccamente affrescate, gli arredi originali, ed il meraviglioso pavimento in maioliche settecentesche di scuola napoletana: spettacolare la visione, dai balconi della sala delle feste, della piazza e del Duomo di San Giorgio che, con la magia delle luci della sera, lasciava davvero senza fiato.
Con un ultima sosta davanti al Circolo di Conversazione, bell’edificio in stile neoclassico, realizzato nella metà del 19mo secolo, e destinato agli svaghi ed ai passatempi dei notabili del luogo, si è conclusa la nostra interessante visita ad uno delle più belle città del barocco siciliano .
Anche questa volta, grazie alle eccellenti capacità organizzative del Presidente e del Comitato Direttivo della nostra Associazione, abbiamo potuto trascorrere una piacevolissima giornata, nel segno della cultura, dell’amicizia, e della convivialità.