Gita a Cefalù
Dopo la lunga e corroborante pausa estiva, è ripartita la stimolante stagione delle escursioni del nostro Club Service.
Questa volta, la destinazione prescelta dal nostro Presidente e dal valido Consiglio Direttivo che lo collabora attivamente, è di quelle particolarmente invitanti: Cefalù, la perla del Tirreno, ricca di storia, di bellezze artistiche e naturalistiche, che richiama in ogni stagione dell’anno grandi masse di turismo internazionale...
Domenica, 13 Ottobre, l’appuntamento, particolarmente mattiniero , è al solito punto di ritrovo, nella via Patti, da cui è partito, alle sette del mattino, con la consueta, massima puntualità , l’autobus con una cinquantina di soci ( un altro gruppetto ha raggiunto la destinazione con mezzi propri).
Dopo un tragitto di un paio di ore, che sono volate, nel piacere di rincontrarsi per condividere questa stimolante esperienza, e con la piacevole “ colonna sonora” del nostro Presidente, prof. Pippo Cosentino, che ha illustrato, con dovizia di particolari, i prossimi appuntamenti del sodalizio, il gruppo è giunto a destinazione.
Ad accoglierlo, una qualificata rappresentanza della locale sezione Archeoclub: la Presidente, Flora Rizzo (Vice Presidente Nazionale dell’Archeoclub d’Italia), la Vice Presidente, Rosalinda Brancato, la Segretaria, Andreana Sapienza, e la socia Beatrice Galvani, quest’ultima accompagnata dal marito Mario Maltese, operatore turistico, che ci ha guidato poi per tutta l’escursione, conquistandoci con la sua travolgente simpatia, e la profonda conoscenza della storia e del luogo.
Dopo gli affettuosi saluti, e l’offerta del nostro gagliardetto alle rappresentati locali dell’Associazione, è iniziata la visita vera e propria, preceduta da un sintetico, ma esaustivo, accenno alla storia di Cefalù, che deve, probabilmente, il suo nome alla parola greca “ Kefa” ( capo), forse riferita alla forma del promontorio antistante la cittadina, simile ad una testa.
Circondata da un imponente sistema di mura megalitiche ( di cui si trovano ancora tracce nel tessuto urbano), la città fu insediamento Greco, poi Romano e Bizantino; fu anche conquistata dagli Arabi ( anche se di questo periodo non restano tracce significative), e, attorno all’anno 1000, dai Normanni, sotto la cui dominazione sorsero i più importanti monumenti cittadini: la Chiesa di San Giorgio, l’antico Lavatoio, l’Osterio Magno, il Chiostro, e la Basilica Cattedrale (la Città fu a lungo Sede Vescovile..).
Quest’ultimo edificio ( che fa parte del Patrimonio dell’Umanità’ Unesco, nell’ambito del percorso Arabo/Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale) è stato la prima tappa della nostra visita: realizzato a partire dal 1131, per volere di Ruggero II ( secondo la leggenda, come voto per essere scampato ad una violenta tempesta), in stile romanico ma con influenze arabe, l’edificio è racchiuso tra due imponenti torri normanne; l’interno, a croce latina, a tre navate, è dominato dalle meravigliose decorazioni musive del presbiterio, realizzate da maestri Bizantini, e, in particolare, il Cristo Pantocratore ( soggetto comune nell’iconografia bizantina, che richiama quelli del Duomo di Monreale, e della nostra Chiesa Rupestre del Crocifisso ) .
L’inizio della Santa Messa ha interrotto la nostra visita, la cui prosecuzione è stata rinviata al primo pomeriggio.
Il tour è proseguito con una gradevole passeggiata lungo le animatissime vie cittadine (tuttora affollate da numerosissimi turisti, che continuano a godere di temperature ancora estive e di uno splendido mare che invoglia a bagnarsi nelle acque cristalline del Mar Tirreno), ammirando alcuni dei più significativi edifici del paese : l’Osterio Magno, di epoca normanna, forse sede di Re Ruggero, il palazzo Mandralisca, già abitazione nobiliare, oggi sede di un importante Museo, che raccoglie importanti opere d’arte, tra cui un dipinto di Antonello da Messina.
All’ora di pranzo, una sosta al ristorante “Al Porticciolo”, un bel locale con una splendida vista sul mare di Cefalù, dove si sono gustati saporiti piatti di pesce.
Rinvigoriti dal lauto pasto, i gitanti hanno proseguito il loro giro alla scoperta delle bellezze cittadine, soffermandosi nell’antico Lavatoio, di epoca Medievale, una serie di vasche, di diverse forme e dimensioni, tra le quali scorrono le fresche acque del fiume che nasce dalle vicine Madonie.
Ultima tappa, nuovamente la Cattedrale, per completare la visita interrotta nella mattinata. In questa occasione, si è avuta l’opportunità di salire alle torri normanne, per ammirare il panorama cittadino, nonché la vista dall’alto della magnifica Basilica e degli stupefacenti mosaici, il Tesoro della Basilica ( costituito da pregevoli paramenti e preziosi oggetti sacri), e infine, il bellissimo Chiostro.
Le ore sono trascorse velocemente, e si è fatta l’ora del ritorno.... un po’ di stanchezza, ma tanta soddisfazione per le meraviglie ammirate, e per il consueto clima di affettuosa fraternità tra i soci, che, salutandosi, si sono dati appuntamento alle prossime, imperdibili iniziative della nostra Associazione (in primis, il prossimo 25 Ottobre, un’originale conferenza del prof. Elio Cardillo sulle tradizioni legate alla festività dei Defunti).