LA STORIA DI LENTINI
La Preistoria tra Mito e Archeologia
Mercoledì 15 gennaio 2014, nei locali del Sant’ Alphio Palace Hotel di Lentini (Sr), ha avuto luogo il primo dei tre incontri culturali programmati dall’Archeoclub “Alfio Sgalambro” di Lentini con l’obiettivo di far conoscere, nei particolari, la Storia della nostra Città soprattutto ai Soci.
Relatore il dott. Franco Valenti, noto archeologo e studioso concittadino, esperto conoscitore della storia di Lentini, dell’antica Leontinoi e di tutto il Territorio circostante e non solo, con all’attivo numerose pubblicazioni; inoltre, primo presidente – fondatore dell’Archeoclub di Lentini .
Tema di questa prima conferenza “La Preistoria tra Mito e Archeologia”
Ha aperto la serata la presidente Maria Arisco con i rituali saluti di benvenuto ai Soci, intervenuti numerosi come di consueto, e agli Ospiti tra cui la dott.ssa Corinne Valenti dell’Associazione Culturale”Sicilia Antica Lentini Carlentini”. E’ poi passata a presentare il triduo di incontri e le finalità della scelta per poi cedere la parola all’illustre relatore del quale, data la notorietà e, soprattutto, la frequenza dei suoi interventi nel nostro Club, non ha ritenuto opportuno dare lettura del prestigioso curriculum.
Il dott. Valenti ha iniziato la sua conversazione dicendo che, sebbene sia difficile stabilire con esattezza i confini del territorio dove ci furono i primi insediamenti umani collegabili con la futura Leontinoi, sicuramente, sulla scorta dei più antichi reperti archeologici, consistenti in schegge di selce e di ossidiana, il territorio doveva estendersi dal Simeto, a nord, alla Fontana Paradiso nei pressi di Pedagaggi, a sud, alle aree calcaree degli Iblei, ricche di grotte carsiche, ad ovest .
Le numerose carte satellitari del suddetto territorio, proiettate su schermo, hanno aiutato gli astanti a comprendere la natura geomorfologia, oltre che faunistica e floristica, dei numerosi siti archeologici esistenti nell’area a partire dal Paleolitico Superiore, fino alla colonizzazione greca.
Il relatore, sempre con il supporto di numerose diapositive, ha descritto il Paleolitico, con tutte le sue suddivisioni (da 135 000 a 10 000 anni a.C.) per passare, successivamente al Neolitico che vede l’Uomo insediarsi in villaggi che, nel tempo, da piccolissimi e sparpagliati, diventano più grandi e concentrati; l’Uomo che da cacciatore diventa agricoltore e, successivamente anche allevatore e produttore di manufatti in ceramica le cui decorazioni diventano, col passare del tempo, sempre più accurate e complesse; l’Uomo, che diventa artigiano, che sa lavorare l’ossidiana proveniente da Lipari, che si dedica alla commercializzazione dei suoi manufatti e dei prodotti agricoli che ricava dalla terra; l’Uomo che non abita più in grotte carsiche ma costruisce capanne a base circolare o rettangolare come quelle di Metapiccola, nei pressi di Carlentin; che seppellisce i morti prima in fosse comuni e, successivamente in tombe più elaborate, a botticella o a loculi come quella scoperta nei pressi di Chiaramente Gulfi, ascrivibile all’”Età del rame”.
Il dott. Valenti ha completato questo primo incontro soffermandosi, anche per rispondere ad un mirato intervento della presidente, sul mito di Ercole, sull’origine del Biviere; sul mito dei Ciclopi e dei Lestrigoni cannibali dei quali parla Omero nell’Odissea nel raccontare le peripezie di Ulisse in Sicilia. E dei Sicani e dei Siculi dicendo che non esistono tracce certe su come si chiamassero i primi abitanti dell’area riguardante le origini di Lentini.
Non è stato facile riassumere in poche righe l’ enorme quantità e la ricchezza delle notizie e dei reperti archeologici che il relatore ci ha fornito e mostrato, nel corso della sua conversazione, su un argomento così vasto e variegato. Un argomento un po’ ostico, se vogliamo, che il dott. Valenti, con il suo gradevole eloquio, ha reso più leggero intercalando, come è sua consuetudine, battute ironiche, spesso graffianti, nel fare raffronti con l’attuale condizione lentinese e non solo.
Sicuramente un incontro che ha consentito a tutti gli intervenuti un notevole arricchimento umano e culturale.
Al prossimo incontro sulla Storia di Lentini dal titolo “La Fondazione e lo Sviluppo della Città”.