L’Archeoclub e la tutela dei beni archeologici e culturali.
Gli incendi che nei giorni scorsi hanno distrutto ettari ed ettari di territorio in tutto il Sud Italia, ed in particolare nella nostra regione ( con gravissime conseguenze in termini di perdita di vite umane, distruzione di attività economiche, abitazioni nonché importanti edifici storici e religiosi) nonché gli eventi estremi che nello stesso periodo hanno martoriato buona parte del Nord Italia, con danni altrettanto notevoli, evidenziano la necessità di iniziative della collettività a supporto dell’attività delle istituzioni, tenuto anche conto del fatto che il cambiamento climatico renderà sempre più frequenti e violenti questo tipo di fenomeni.
L’Archeoclub ha fatto subito propria questa battaglia, con diverse iniziative a carattere nazionale, ed il nostro Coordinatore Regionale, prof. Pippo Cosentino, di concerto con il Presidente della locale sezione, prof. Filadelfio Inserra, si è fatto promotore di un incontro, rivolto a tutte le istituzioni, enti pubblici e religiosi, associazioni di volontariato, singoli cittadini.
Il convegno si è tenuto nel pomeriggio del 1 Agosto, nei locali del Palazzo Beneventano, alla presenza di un attento ed interessato pubblico. Dopo i saluti, ed una breve illustrazione dell’argomento della serata, il Presidente prof. Inserra ha introdotto gli ospiti intervenuti: l’Arch. Francesco Finocchiaro, e la Prof.ssa Mariada Pansera, rispettivamente membri della Direzione e del Consiglio nazionale dell’Archeoclub ( la prof.ssa Pansera è anche Presidente della Sede Archeoclub di Augusta), ed il Coordinatore Regionale, prof. Pippo Cosentino.
Il Prof. Inserra ha quindi avviato la discussione, richiamando l’attenzione sulla necessità di creare una rete di Protezione Civile mirata alla salvaguardia del patrimonio culturale ed artistico. Gli incendi divampati sulla collina di Metapiccola e nella Valle Ruccia ( entrambi importanti siti archeologici ) dimostrano la necessità di urgenti interventi in questo senso.
È quindi intervenuto il Sindaco del Comune di Lentini, avv. Rosario Lo Faro, che ha ringraziato gli organizzatori dell’evento, per avere affrontato questo importante argomento. Ha sottolineato come la prevenzione, in un territorio particolare come il nostro, sia di estrema necessità; a questo mira l’obbligo di pulizia dalle sterpaglie, sia per i terreni privati che per quelli pubblici, obbligo che tuttavia non sempre risulta puntualmente osservato.
La creazione di un corpo di volontariato finalizzato alla tutela dei beni storici e culturali dalle minacce delle calamità di questo tipo è lodevole, ma di difficile realizzazione, perché necessità di una formazione specifica.
Ha quindi preso la parola l’Assessore al Comune di Carlentini, dr. Scamporlino, richiamando la necessità di potenziare al massimo le forze di Protezione Civile e di svolgere una severa attività sanzionatoria, per i proprietari inadempienti all’ordinanza di pulizia dei terreni.
Il Responsabile Regionale, prof. Pippo Cosentino ha quindi ricordato come l’Archeoclub di Lentini abbia avvertito da subito la necessità di prodigarsi per la tutela del territorio, sottolineando che la sua conoscenza è sempre fondamentale per la tutela dello stesso. Di fondamentale importanza si conferma la necessità di educare i cittadini, a partire dai più giovani, e di impegnarsi con ogni mezzo per la salvaguardia del nostro patrimonio, artistico ed ambientale .
Ha quindi letto un messaggio di Flora Rizzo, vice presidente Archeoclub Nazionale, che, impossibilitata a partecipare di presenza all’evento, ha voluto comunque manifestare il suo pensiero, ribadendo la necessità di un forte impegno in questo senso e sottolineando l’importanza dell’aspetto educativo, che deve costituire l’approccio iniziale.
Hanno quindi preso la parola i membri del Consiglio Nazionale dell’Archeoclub intervenuti all’incontro : la prof.ssa Mariada Pansera, ( anche Presidente della Sezione Archeoclub di Augusta, con la quale condividiamo il parco archeologico di Leontinoi e Megara), che ha concordato sull’opportunità di un impegno attivo da parte delle Associazioni di Volontariato, ma ribadito la necessità che l’onere primario debba essere quello delle Istituzioni . Ha quindi portato l’esempio proprio del Parco di Megara, minacciato dalle fiamme, ma risparmiato da conseguenze più gravi proprio perché in buona parte l’Archeoclub locale era intervenuto per la pulizia delle sterpaglie, mentre la forestale aveva realizzato i tagliafuoco.
L’Arch. Francesco Finocchiaro, brillante professionista e docente di scuola superiore, ha sottolineato come la situazione dei nostri territori sia particolarmente complessa, anche per la difficoltà di una comunicazione rapida, efficace e precisa tra le istituzioni interessate, in caso di gravi calamità.
Quasi sempre gli incendi in zone archeologiche fanno parte di un piano criminale ben preciso, su cui indagano le forze dell’ordine..
Il progetto in discussione necessiterà di una attenta formazione dei soci, e di una accurata individuazione di protocolli pre e post calamità.
L’Arch. Finocchiaro si è quindi soffermato su altri punti: l’importanza della catalogazione dei diversi beni, anche appartenenti ad enti religiosi ( di cui ha auspicato una maggiore collaborazione), e della conseguente digitalizzazione degli stessi; la valutazione dei rischi, la elaborazione di dettagliati piani di protezione del patrimonio culturale.
Occorre un riconoscimento universale della funzione della nostra Associazione come Rete Nazionale di Protezione dei Beni Culturali, l’Archeoclub, infatti, si sta già attivando su diversi fronti, con la predisposizione di una convenzione con il competente Ministero, già in avanzata fase di definizione e con l’organizzazione di un corso di preparazione dei volontari.
Concluso l’intervento dell’Arch. Finocchiaro, hanno preso la parola gli assessori Cristina Stuto e Cirino La Ferla, del Comune di Lentini. La prima ha espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa dell’Archeoclub ed ha sottolineato la necessità di un lavoro in sinergia, tra la nostra Associazione e l’Amministrazione Comunale; il secondo ha ricordato l’attività della Protezione Civile, attiva nel nostro territorio da lungo tempo ( inizialmente come Società Nazionale di Salvamento ), e ha ribadito la necessità di una specifica formazione.
È seguita una vivace discussione, con numerosi interventi da parte del pubblico, a conferma dell’interesse suscitato dall’ argomento della serata; tutti hanno concordato sulla necessità di una attenta e capillare opera di prevenzione e di intervento a tutela del patrimonio artistico da parte delle Associazioni del volontariato, a supporto delle attività primarie che devono svolgere le istituzioni.
Con i ringraziamenti ed i saluti del Presidente si è così conclusa questa interessante serata, prima di successive iniziative che sicuramente intraprenderà la nostra Associazione, per realizzare l’auspicata rete di protezione del nostro prezioso patrimonio artistico.