“ACQUA: QUALE FUTURO ? ”
all’Archeoclub di Lentini
all’Archeoclub di Lentini
Un argomento di scottante attualità quello affrontato nel corso dell’incontro realizzato giovedì 26 gennaio 2017 presso la Chiesa della Madonna della Catena dall’Archeoclub di Lentini. Relatore il socio dott. Luciano Matarazzo, agronomo con specializzazione nel trattamento e riutilizzo delle acque reflue.
Ha aperto la serata il presidente, prof. Pippo Cosentino, con i rituali saluti di benvenuto agli Ospiti tra cui i presidenti o rappresentanti dei Club e Ass. culturali cittadini, e ai Soci, numerosi come sempre. Una breve presentazione della tematica in oggetto, poi la parola al relatore preceduta dalla lettura del suo curriculum, di tutto rispetto.
Luciano ha esordito dicendo che il possesso e la gestione dell’acqua dolce costituiscono una delle principali cause delle guerre in atto oggi nel mondo; l’acqua in futuro diventerà il bene più importante, di gran lunga più del petrolio, del rame, e dei metalli preziosi.
Si è, poi, addentrato nel cuore della complessa tematica cominciando dalla descrizione dell’aspetto fisico–chimico dell’acqua.
Si è, poi, addentrato nel cuore della complessa tematica cominciando dalla descrizione dell’aspetto fisico–chimico dell’acqua.
L’acqua H2O, per la sua struttura molecolare e la tipologia di legami tra una molecola e l’altra e con le molecole di altre sostanze, tra cui il cloruro di sodio (sale da cucina), è il solvente per eccellenza e forma delle soluzioni. È presente in tutti gli organismi viventi, uomo compreso, sotto forma di liquido intra e intercellulare. Nel corpo umano è presente per oltre il 60 %, a seconda dell’età e del tessuto: il sangue ne contiene oltre il 92%.
L’acqua è indispensabile alla vita e non solo. È la sostanza più diffusa (97,3 %) sulla Terra – Pianeta blu – di cui solo il 2,5 – 3% è acqua dolce, in gran parte contenuta nelle falde acquifere. Si presenta in forma liquida, solida e gassosa, bolle a 100°C e solidifica a 0°C assumendo un maggior volume, che consente il suo galleggiamento e il perpetuarsi della vita sotto lo strato gelato.
Stupisce constatare che una tale abbondanza di acqua non sia sufficiente a soddisfare le esigenze, destinate ad aumentare, di 7,3 miliardi di persone. L’acqua non è illimitata: è la stessa che esiste da milioni di anni e grazie al “ciclo dell’acqua”, alimentato dall’energia solare, evapora e ritorna sulla Terra sotto forma di pioggia, neve, ecc. La sua distribuzione, però, non è uniforme perché è regolata da precise situazioni astronomiche (inclinazione dell’asse di rotazione terrestre) che determinano le cosiddette “fasce climatiche”. L’acqua indispensabile alla vita dell’uomo è l’acqua dolce. Il settore agricolo ne consuma il 70%, l’industria il 20% e per l’uso domestico il 10%.
Per vivere l’uomo ha bisogno di mangiare e circa i 2/3 della produzione agro-alimentare mondiale provengono dall’agricoltura irrigua: mangiamo più acqua di quella che beviamo, ha detto. Occorre molta acqua per produrre i cibi, specie se sono di origine animale, e per produrre altri oggetti utili e ormai indispensabili all’uomo: 20 litri per un cespo di broccoli, da 15.000 a 17.000 litri per un Kg. di manzo; ben 16.600 litri per un microchip!
Stupisce constatare che una tale abbondanza di acqua non sia sufficiente a soddisfare le esigenze, destinate ad aumentare, di 7,3 miliardi di persone. L’acqua non è illimitata: è la stessa che esiste da milioni di anni e grazie al “ciclo dell’acqua”, alimentato dall’energia solare, evapora e ritorna sulla Terra sotto forma di pioggia, neve, ecc. La sua distribuzione, però, non è uniforme perché è regolata da precise situazioni astronomiche (inclinazione dell’asse di rotazione terrestre) che determinano le cosiddette “fasce climatiche”. L’acqua indispensabile alla vita dell’uomo è l’acqua dolce. Il settore agricolo ne consuma il 70%, l’industria il 20% e per l’uso domestico il 10%.
Per vivere l’uomo ha bisogno di mangiare e circa i 2/3 della produzione agro-alimentare mondiale provengono dall’agricoltura irrigua: mangiamo più acqua di quella che beviamo, ha detto. Occorre molta acqua per produrre i cibi, specie se sono di origine animale, e per produrre altri oggetti utili e ormai indispensabili all’uomo: 20 litri per un cespo di broccoli, da 15.000 a 17.000 litri per un Kg. di manzo; ben 16.600 litri per un microchip!
Il relatore, con il supporto di immagini e di dettagliate quantificazioni, è, poi, passato a trattare della disponibilità e del consumo dell’acqua dolce nei diversi Paesi del mondo; ha parlato dell’inquinamento, anche delle falde acquifere; degli sprechi (condutture colabrodo, ecc.); dei problemi igienico-sanitari legati alla carenza di acqua e all’uso di acque inquinate; delle guerre generate dalle acque condivise; delle dighe, della loro sicurezza e delle molteplici problematiche connesse non solo di tipo politico ma anche riguardanti i Beni culturali; ne è esempio la diga di Assuan sul Nilo per creare il lago Nasser che avrebbe sommerso importanti siti archeologici, salvati con sofisticati interventi. Si è, poi, soffermato sulle tecnologie, già attive in molti Paesi, compreso l’Italia, usate per avere a disposizione una maggiore quantità di acqua di qualità sottoponendo ad opportuno “trattamento” le acque reflue da riutilizzare nel settore agricolo, civile, industriale e per diminuire l’inquinamento.
Luciano ha dedicato l’ultima parte della sua articolata relazione all’aspetto riguardante l’acqua, le Donne e i Bambini. C’è qualcosa in comune tra l’acqua e le donne: entrambe sono portatrici di vita.
In molti Paesi del mondo (Africa, Cina) procurarsi il liquido indispensabile alla vita è un’attività che riguarda la fascia più debole e con meno diritti del mondo. Ogni giorno donne e anche bambini impiegano molte ore e percorrono decine e decine di chilometri per procurarsi l’acqua per le proprie famiglie, come abbiamo potuto constatare anche dalle suggestive immagini proiettate.
Ha completato la sua relazione proponendo il decalogo “10 semplici gesti per non sprecare l’acqua”, a tutti noto ma poco applicato.
In molti Paesi del mondo (Africa, Cina) procurarsi il liquido indispensabile alla vita è un’attività che riguarda la fascia più debole e con meno diritti del mondo. Ogni giorno donne e anche bambini impiegano molte ore e percorrono decine e decine di chilometri per procurarsi l’acqua per le proprie famiglie, come abbiamo potuto constatare anche dalle suggestive immagini proiettate.
Ha completato la sua relazione proponendo il decalogo “10 semplici gesti per non sprecare l’acqua”, a tutti noto ma poco applicato.
Numerosi gli interventi che hanno messo in luce la situazione locale e proposto qualche rimedio realizzabile.
Il presidente, a chiusura dell’interessante incontro, ha ringraziato calorosamente Luciano invitando al tempo stesso tutti gli intervenuti a servirsi dei buonissimi agrumi, coltivati con amore e professionalità dal nostro amico e messi generosamente e abbondantemente a disposizione di tutti.
Il presidente, a chiusura dell’interessante incontro, ha ringraziato calorosamente Luciano invitando al tempo stesso tutti gli intervenuti a servirsi dei buonissimi agrumi, coltivati con amore e professionalità dal nostro amico e messi generosamente e abbondantemente a disposizione di tutti.