ELETTRA, ALCESTI, FEDRA
 donne del mito o della realtà ?
Venerdì 27 maggio 2016, nei locali del Sant’Alphio Palace Hotel di Lentini, organizzata dall’Archeoclub, ha avuto luogo la conferenza “Elettra, Alcesti, Fedra: donne del mito o della realtà? “ Relatore il prof. Alfio Siracusano, scrittore e letterato ben noto nella città e non solo.
Con i cordiali saluti del presidente, prof. Pippo Cosentino, agli Ospiti e ai numerosissimi Soci intervenuti, si è aperto l’incontro che, vista la presenza in sala di un’arpa e di molti giovani, si preannunciava molto originale e gradevole.
Una brevissima presentazione dell’argomento, poi ha preso la parola il prof. Siracusano che, prima di affrontare il tema della conferenza, ha letto alcune sue riflessioni sul significato della “parola”.
“Tutto comincia con la parola. Nella parola l’uomo si riscatta dalla sua bruta animalità e nel suo esercizio scopre le regole del suo vivere. Nella Grecia antica, in Atene specialmente, la vita era parola, e la costruzione democratica fu, nelle sue forme diverse, regola ed esercizio della parola”
"Nel teatro la vita si fa parola; la democrazia è parola libera; il dialogo è il confronto tra idee diverse".
Il relatore è partito da queste riflessioni per parlare del teatro greco e della sua funzione educativa e politica. Lo Stato promuoveva gli spettacoli teatrali, dove si celebrava la parola, dando a tutti i cittadini maschi, escluso gli schiavi, la possibilità di partecipare gratuitamente. Le donne, pur avendo un ruolo importantissimo nella famiglia, erano escluse dalla vita sociale e politica, non partecipavano alle rappresentazioni teatrali anche se in esse erano molto presenti con figure forti e ruoli importanti, interpretati, però, da attori maschi.
Facendo riferimento anche ad altre figure femminili del teatro antico – Medea, Elena, Antigone, Ecuba, ecc. – è, poi, passato alla descrizione dei personaggi femminili, Elettra (Sofocle), Alcesti (Euripide), e Fedra (Seneca) delle tre opere rappresentate quest’anno al teatro greco di Siracusa. Ha raccontato brevemente la trama delle tre tragedie soffermandosi, soprattutto, sul carattere, sul modo di vivere, di soffrire, di agire, di morire delle protagoniste. Figure del mito a cui ha attinto, a piene mani, la letteratura moderna per creare personaggi sovversivi e spesso inquietanti.
Un tema centrale nella rappresentazione teatrale nel mondo antico è il forte legame con la famiglia. La donna protegge la famiglia e si sacrifica per la famiglia, in particolare per i maschi della famiglia: il fratello, il padre, il marito. Elettra, nel dramma di Sofocle, incita il fratello Oreste a vendicare il loro padre Agamennone ucciso dalla madre Clitennestra e dal suo amante Egisto. Alcesti, nell’omonimo dramma di Euripide, accetta di morire al posto del marito Admeto, diventando vittima della famiglia con il suo estremo sacrifico. Fedra, nel dramma latino di Seneca, è una donna dominata da una insana passione per il figliastro Ippolito e rappresenta il modello mitico dell’infedeltà coniugale e il contrasto tra il senso del dovere e la passione non controllabile: gli dei l’hanno ammalata di questa malattia che la porterà al suicidio.Donne del mito o della realtà?Avviandosi alla conclusione il prof. Siracusano ha detto che il mito nasce dalla realtà e il teatro è una rappresentazione della realtà, del modo di vivere e dei costumi del tempo.
Le tre fasi in cui si è articolata la conferenza sono state intercalate dalla lettura-recita di brani tratti dalle tre opere, magnificamente curata dai sottoelencati studenti del Liceo Classico “Gorgia”: Silvia Frangipane, Erica Catapano, Carla Treppiccione, AndreaMaria Santoro, Elena Canino, Davide Bosco, Alessio Conti, Francesca Aulino, Carla Spagnolello, Carla Di Giorgio. E il tutto accompagnato dal suono melodioso dell’arpa magistralmente suonata dall’arpista Laura Vinciguerra che, su richiesta del presidente, ha concluso l’interessante e armonioso incontro con un catartico brano musicale.
Grandi applausi e simpatici cadeau-ricordo per ciascuno dei ragazzi; applausi e ringraziamenti per il relatore, al quale è stata donata una significativa clessidra, per l’arpista e per la prof.ssa Caterina Battiato, che ha curato la recita dei giovani, accompagnati da omaggi floreali.
E, per finire, un doveroso ringraziamento, a nome di tutti i Soci, va, a questo punto, al presidente prof. Pippo Cosentino e ai componenti del Direttivo, al preside del Liceo “Gorgia” prof. Giovanni Bonfiglio e a tutti quelli che hanno collaborato all’organizzazione e all’ottima riuscita dell’evento.