Sfizi.di.Posta di Marco Occhipinti
La storia attraverso la posta, la posta attraverso la storia: questo l’accattivante sottotitolo dell’interessante pubblicazione presentata il 7 Novembre scorso, sotto l’egida della nostra Associazione, presso i locali del Centro Polifunzionale della Biblioteca Comunale di Lentini.
Un sottotitolo che compendia e sintetizza perfettamente lo spirito della pubblicazione, come avremmo poi avuto modo di comprendere nel corso della serata.
In una sala gremitissima di soci, amici ed estimatori dell’autore, il Presidente Archeoclub, prof. Filadelfio Inserra, ha dato avvio all’incontro, con una breve presentazione del Dr. Occhipinti, che vive ed opera a Roma, ma vanta origini lentinesi ( peraltro, è nipote della nostra socia Maria Nanfitò): laureato in Scienze Geologiche presso l’Università di Catania, è Responsabile per l’Italia per il Marketplace del collezionismo Delcampe. Filatelista per passione, ed appassionato collezionista di cartoline e lettere, ha realizzato ed esposto a concorso, in Italia e nel mondo, decine di collezioni, conseguendo più volte una medaglia d’oro, vincendo il titolo di Campione Italiano di Filatelia Tematica e giungendo secondo al corrispondente campionato europeo.
È autore o coautore di diverse pubblicazioni filateliche, ha scritto articoli e monografie per tutte le riviste filateliche pubblicate negli ultimi 20-30 anni. Relatore in convegni e incontri organizzati da soggetti privati e istituzionali, ha ricoperto e ricopre importanti incarichi in associazioni filateliche, italiane ed estere.
Diverse sono le sue presenze in Rai, di recente ospite della nota trasmissione Geo & Geo.
Il Past President della nostra Associazione, prof. Pippo Cosentino, che avrebbe colloquiato con l’Autore per analizzare gli aspetti più significativi dell’opera, ha esordito manifestando tutta l’ emozione suscitatagli da questo libro, che, accanto alla storia ufficiale, evoca una umanità minore, ma altrettanto significativa: in un’epoca in cui non esistevano telefoni o Internet, la Posta consentiva di mantenere contatti, altrimenti impossibili, con parenti ed amici lontani. E per la sua storia familiare, in cui l’emigrazione ha avuto un peso non indifferente , questo aspetto ha suscitato un particolare coinvolgimento.
Ha preso quindi la parola il Dr. Occhipinti, ringraziando gli intervenuti per la calorosa accoglienza tributatagli e soffermandosi, quindi, sulle motivazioni che lo hanno portato ad interessarsi di quella che è diventata poi una vera e propria passione: i filatelici si occupano di questioni squisitamente tecniche ( tipologia delle affrancature etc), trascurando l’aspetto umano sottostante le missive, che per l’autore, invece, diventano via via di primaria importanza.
Nasce così, nell’anno 2018, un blog curato da lui stesso, intitolato “Sfizi.di.Posta” pubblicato su Internet, e quindi una pagina Facebook, con un numero sempre crescente di followers ( attualmente circa 26.000, in gran parte giovani e donne), sul quale vengono pubblicati, descritti e commentati documenti postali che trattano episodi di vita ordinaria, di gente comune o di personaggi illustri ( Cesare Pavese, Silvio Pellico, Umberto Nobile), sotto le quali si intravvede spesso la Storia con la S maiuscola.
Il notevole successo registrato da questi siti ha indotto l’autore a pubblicare, nel 2023, questo libro ( oggi giunto alla terza edizione), nel quale sono raccolti 30 “ sfizi” inediti, raccolti dall’autore soprattutto in mercatini dell’usato in tutta Italia, che spaziano in un periodo di circa 130 anni, dal 1820 al 1949; sfizi, perché si tratta, in larga parte, di episodi di vita quotidiana leggeri e gradevoli, spesso anche comici. Ma, talvolta, da queste missive fanno capolino i drammi della storia: guerre, catastrofi naturali, le vicende dei confinati.
E questo deve servire per non dimenticare quello che siamo stati, per mantenere le nostre radici e, soprattutto, per non ricadere negli stessi errori tragici del passato, come oggi, purtroppo, sta avvenendo in troppi luoghi del nostro pianeta.
Il singolare ed intrigante racconto è’ stato inframmezzato dalla proiezione di alcune fra le tante cartoline e missive ( più correttamente definite “ pieghi”, poiché nel passato le buste non esistevano, e le lettere venivano semplicemente “ piegate”), raccolte dall’autore nelle sue peregrinazioni a caccia di pezzi interessanti: lo scritto di un prigioniero di guerra che accenna all’assalto al Comune di Catania ( episodio sconosciuto ai più), la cartolina di una donna ( che poi l’autore ha rintracciato e conosciuto di persona) alla fine della guerra, la lettera dei fratelli Benelli ( produttori degli omonimi motocicli) che chiedono a tutti i sindaci dei comuni italiani di recuperare le moto trafugate dagli invasori tedeschi, la missiva di un agricoltore che chiede all’Ufficio Tasse di Lentini di esentarlo dal pagamento dell’imposta su un asino venduto.
Microstorie da cui emerge un’umanità semplice ma concreta, ma anche testimonianze con una valenza storica importante, come la lettera di Maroncelli a Silvio Pellico prigioniero nello Spielberg.
Gli interventi finali del pubblico hanno confermato, se ancora ce ne fosse bisogno, l’interesse per una serata veramente “ sfiziosa” che, sotto l’apparente leggerezza dell’argomento, ci ha fatto riflettere sulla importante funzione sociale della Posta, testimone della Storia.
Rosa Roccaforte