Sonno di Pietra-Stratigrafia del Sacro in Sicilia.
Con l’inizio dell’autunno ( solo sul calendario, però, poiché le temperature ci dicono che l’estate è ancora nel suo pieno fulgore …), riprendono con slancio le iniziative della nostra Associazione.
La prima delle numerose attività che ci attendono da qui alla fine dell’anno sociale è stata la presentazione del libro del prof. Enrico Sesto, “Sonno di Pietra- Stratificazione del sacro in Sicilia “, tenutasi l’11.10 scorso nei locali del Centro Polifunzionale della Biblioteca del Comune di Lentini, affollato di soci, amici, ed estimatori dell’autore.
Il nostro Presidente, prof. Filadelfio Inserra, ha introdotto la serata, con una breve presentazione dell’autore: laureato in lettere moderne all’Università di Firenze, docente di Storia dell’Arte in Istituti Scolastici Superiori, ben noto alla nostra Associazione per la disponibilità sempre dimostrata in diverse iniziative nelle quali lo stesso ha collaborato, in primis, le visite guidate alla Chiesa Rupestre del Crocifisso, nel corso delle quali, assieme alla restauratrice dott.ssa Raffaella d’Amico, ha incantato i visitatori con il suo appassionato racconto di questa meraviglia dell’arte bizantina.
La parola è passata quindi all’editore dell’opera, Davide Miccione, direttore della collana Siqilliyya, che si è soffermato sull’originalità della pubblicazione, e sulla difficoltà di incasellare l’autore in un preciso genere letterario, in quanto il suo libro è una dotta miscellanea di varie discipline, che si fondono in un’opera del tutto originale.
Il prof. Sesto ha ringraziato l’editore, per la sua capacità di cogliere il potere evocativo del libro ed il rapporto privilegiato con le presenze che si conservano nei luoghi.
L’incontro si è quindi articolato in un serrato scambio di domande e risposte tra la dott.ssa Rosa Tinnirello, (che ha definito il Prof. Sesto guida preziosa della sua adolescenza, per la impagabile comunione intellettuale che li unisce, che si prolunga da oltre un ventennio) e l’autore.
Attraverso i quesiti posti dall’interlocutrice, si è andata via via definendo la complessa e articolata natura dell’opera, concepita secondo i tre “strati “ in cui l’opera è suddivisa: quello del “Doppio passo”, nel quale l’autore ragiona sui luoghi ed il loro rapporto con l’uomo, quello dell’ “ Infanzia dei Pupazzi”, più intimo e personale, infarcito di ricordi familiari e infantili, e quello degli “Idoli e Luoghi” incentrato sugli dei arcaici e sul loro rapporto con la nostra terra.
Attraverso questo viaggio affascinante ed a tratti visionario, Enrico Sesto ci consegna una originalissima rappresentazione del mondo spirituale, mitologico, simbolico di quella Sicilia arcaica tanto cara all’autore: l’importanza dei luoghi, di cui il mondo moderno sembra aver dimenticato la fondamentale rilevanza; il fascino del paesaggio ibleo, con le sue pietre, degli edifici rupestri, religiosi e civili, degli ingrottati; la rievocazione di miti, tradizioni, ricordi d’infanzia e familiari, la fascinazione del sacro.
Tante le suggestioni di questa singolare opera, difficilmente sintetizzabile o incasellabile in uno schema specifico, e sicuramente non etichettabile.
A conclusione dell’incontro, alcuni interventi da parte del pubblico hanno confermato l’interesse suscitato da questo impegnativo ma affascinante lavoro, ricco di originalissime suggestioni culturali.