Premio “ Pippo La Pira”
Tra le figure più significative della scena culturale contemporanea del nostro territorio, quella di Pippo La Pira è sicuramente tra quelle di maggior rilievo. Raffinato uomo di cultura, giornalista pubblicista, autore di numerose pubblicazioni, stimato funzionario di banca, fu tra i fondatori della locale sede Archeoclub, di cui è stato apprezzato Presidente, e destinatario del premio Pisano Baudo, organizzato dalla stessa Associazione.
Da tempo, l’Archeoclub aveva manifestato la volontà di onorarne la memoria con un’iniziativa che ne ricordasse la poliedrica attività.
Dalla collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti Sicilia è scaturito il progetto di istituire a nome del Dr. La Pira un premio da assegnare a giovani che si siano distinti nella elaborazione di tesi di studio riguardanti la comunicazione relativa alla valorizzazione del nostro territorio.
Nel progetto, ovviamente è stata coinvolta anche la famiglia La Pira, che ha subito aderito con comprensibile entusiasmo.
Venerdì, 23 Febbraio, nella Saletta Navarria, si è tenuta una conferenza stampa per la presentazione alla cittadinanza del Premio” Pippo La Pira”.
Alla presenza di soci, cittadini, e componenti della famiglia La Pira ( la vedova ed i cognati), il Presidente dell’Archeoclub di Lentini, prof. Filadelfio Inserra, il Past President della stessa Associazione nonché Responsabile Regionale dell’Archeoclub, prof. Pippo Cosentino, il Dr. Salvatore Di Salvo, giornalista, segretario nazionale dell’UCSI ( Unione Cattolica Stampa Italiana), presidente sezione provinciale UCSI di Siracusa e, in rappresentanza della famiglia, il nipote, Dr. Francesco Navarria, hanno presentato il protocollo che prevede l’istituzione del Premio.
Il prof. Inserra ha dato lettura degli articoli più rilevanti del Regolamento, in particolare quelli in cui vengono definite le finalità del premio e gli organi di gestione (Comitato Organizzatore e Commissione Giudicatrice). Il prof. Cosentino ha rievocato la personalità del Dr. La Pira ed il suo impegno nella valorizzazione della cultura del territorio, sottolineando come l’Archeoclub abbia un debito di riconoscenza nei suoi confronti , ed ha auspicato che il patrimonio di Pippo La Pira possa diventare patrimonio della intera collettività .
Scopo del premio è anche quello di stimolare nei giovani l’amore per la propria terra.
Il dr. Di Salvo ha ricordato come, proprio al funerale di La Pira, lui ed il Dr. Luca Marino, altro apprezzato pubblicista, presero l’impegno di mantenere viva la memoria del giornalista, con iniziative che potessero ricordare la sua vasta produzione ed il suo zelo per la promozione della nostra cultura.
E l’istituzione di questo premio risponde perfettamente a tale scopo, e di questo ringrazia l’Archeoclub e la famiglia La Pira.
Ha quindi preso la parola il nipote, Dr. Francesco Navarria, esprimendo la sua commozione ed il suo ringraziamento per i lusinghieri giudizi espressi da tutti i partecipanti per la personalità e l’opera di Pippo La Pira, tuttora attualissima. Ha ricordato alcuni episodi della sua giovinezza, che gli fecero comprendere la grandezza dello zio giornalista e l’umiltà della cultura che lui esprimeva. Citando Gorgia, ha sottolineato come “…la verità, se non è portata a conoscenza di tutti, non serve a niente”. E, in tempi in cui il giornalismo sembra aver perso quell’indipendenza di cui La Pira fu fedele rappresentante, ciò è ancora più fondamentale.
A conclusione dell’incontro, il prof. Inserra ha auspicato che sia continuata ed intensificata l’opera di recupero e catalogazione della smisurata produzione lasciata dal dott. La Pira, perché non vadano persi lavori ancora di estrema attualità.
La conferenza si è conclusa con la sottoscrizione del protocollo da parte degli organizzatori del premio, e la consumazione di un piccolo rinfresco, offerto dalla nostra Associazione.
Sono state così gettate le basi di una importante attività, che consentirà di mantenere vivo il ricordo del Dr. La Pira e della sua vasta produzione, soprattutto tra i giovani che non lo hanno conosciuto.
Rosa Roccaforte.