Nel Segno del Mito - Trilogia di Michael Cacoyannis.
Le Troiane
Anche le cose belle hanno un inizio ed, ahimè, una fine…
Lunedì 19 febbraio, nella sala del Centro Polifunzionale della Biblioteca Civica di Lentini, gremitissima di pubblico, ha avuto luogo il terzo degli incontri organizzati, dalla nostra Associazione e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lentini, con il Dott. Matteo Miano, che ci ha proposto la trilogia di film del regista greco-cipriota
Michael Cacoyannis, in lingua greca i primi due, proiettati nelle settimane precedenti, in inglese l’ultimo, con i sottotitoli curati dallo stesso Matteo Miano.
Dopo i saluti del dirigente del Settore Istruzione, Cultura, Biblioteca del Comune di Lentini, Dr. Giuseppe Cardello, e del nostro Presidente, prof. Filadelfio Inserra, il dr. Miano ha ancora una volta ringraziato gli organizzatori ed il pubblico presente per la calorosissima accoglienza riservata a lui ed alla rassegna dallo stesso curata, ribadendo la sua emozione per il fatto di ritrovarsi a presentarla in una città che, nel suo glorioso passato, è stata esponente di primo piano proprio della cultura e della civiltà greca.
In segno della profonda riconoscenza per l’impegno e la disponibilità sempre dimostrata , il Presidente ed il Direttivo Archeoclub, a nome di tutti i soci, hanno fatto dono al Dr. Miano del gagliardetto dell’Associazione, di un libro, e della riproduzione del tetradramma, moneta simbolo della antica Leontinoi.
Ha quindi preso la parola, per un breve saluto, l’Assessore alla Cultura del Comune di Lentini, avv. Rossana Fangano, che ha espresso il suo compiacimento per l’originalità ed il valore di questa interessantissima iniziativa.
Ha avuto quindi inizio la proiezione del film, come i precedenti ispirato alla omonima tragedia di Euripide, e come i precedenti caratterizzata da un profondo sentimento antimilitarista, dalla condanna senza appello della insensatezza della guerra.
Pellicola del 1971, vanta un cast d’eccezione, quasi tutto al femminile: Kathryn Hepburn, nel ruolo di Ecuba, regina di Troia, vedova di Priamo e madre di Ettore e Polissena ( entrambi uccisi dai Greci ) e di Cassandra, Vanessa Redgrave in quello di Andromaca, vedova di Ettore e madre del piccolo Astianatte, Genevieve Bujold, in quello di Cassandra, la veggente forsennata, ed Irene Papas in quello di Elena, responsabile, con il suo tradimento, della guerra tra Greci e Troiani.
Forse più dei precedenti, le Troiane è fedelissimo alla tragedia cui è ispirato: l’azione è pressoché assente, tutto ruota attorno al dramma delle donne di Troia che, per il conflitto, hanno perso mariti, figli, la loro città , data alle fiamme, ed anche la libertà ( saranno tutte portate via dai Greci come bottino di guerra, schiave o date in moglie ai vincitori).
La scena iniziale del film esprime tutta la brutalità della guerra: dopo una lunga e sfiancante contesa durata dieci anni, i Greci hanno finalmente conquistato Troia, ed i soldati trascinano via con la violenza le donne e i bambini troiani: le urla ed i lamenti dei vinti di allora non possono non richiamare alla mente le scene che oggi ci arrivano da Gaza o dall’Ucraina, e da tutti i fronti di guerra, dove la popolazione più indifesa è quella che paga maggiormente le conseguenza della follia umana.
Il film prosegue quindi con gli intensi ritratti delle donne troiane vinte, che esprimono, ciascuna con la propria personalità, il dolore per le sofferenze e le perdite patite:
Ecuba, che fu regina ed ora è destinata a diventare schiava di Ulisse, che piange il marito ed i figli uccisi, e la distruzione del suo regno; Cassandra, la profetessa che gli orrori della guerra hanno fatto impazzire; Andromaca, cui è riservata la sorte più crudele, quella di assistere alla morte di Astianatte, il figlioletto avuto da Ettore, gettato dalle mura della città dai greci per evitare che un giorno possa vendicare l’uccisione del padre, in una delle scene più strazianti del film; infine Elena, la responsabile dei tragici avvenimenti che hanno portato alla distruzione Troia ed i suoi cittadini, maestosa nella sua bellezza, ancora capace di esercitare il suo fascino fatale su Menelao, il marito tradito ed abbandonato per amore del principe troiano Paride, che non sa resistere alle blandizie della donna. Elena non riconosce le sue responsabilità, attribuisce solo al Fato il suo tradimento ed i luttuosi accadimenti che ne sono seguiti.
La pellicola si conclude con il mesto allontanamento delle donne troiane, sui carri dei vincitori, verso le navi greche che le porteranno verso il loro triste destino di schiave o concubine, vittime delle scelte scellerate degli uomini, mentre la città, data alle fiamme dai soldati greci, è distrutta dal fuoco.
Un film corale, che esalta la grandezza e la forza delle donne, contro la cieca violenza ed insensatezza degli uomini: i pochi che compaiono sulla scena sono ritratti come deboli e stolti ( Menelao, i cui propositi di vendetta verso la moglie fedifraga si infrangono contro le blandizie e le lusinghe di una Elena sicura del suo fascino), o violenti e privi di sentimento ( il messaggero Taltibio, incaricato della uccisione del piccolo Astianatte, che, dopo un apparente moto di umanità, scaraventa il bimbo dalle mura di Troia, con incredibile brutalità ).
Un film forte, come forte e’ la tragedia greca, che il pubblico in sala ha apprezzato appieno, tributando un caloroso applauso all’opera ed agli organizzatori dell’iniziativa.
Al termine della serata, per salutare simpaticamente il dr. Miano e la sua graziosa figlia, Beatrice, ( anch’essa conosciuta ed apprezzata, per la sua simpatia, in occasione del viaggio in Egitto), un nutrito drappello di soci ed ospiti ( una settantina di partecipanti) si è spostato in un locale appena fuori paese, la Magnolia, per un simpatico giro pizza organizzato dalla nostra Associazione, piacevole conclusione di un’attività che, come di consueto, ha riscosso un grande ( e meritato…) successo.-