Inaugurazione dell’affresco “La Madonna che allatta”
nella Chiesa Rupestre del Crocifisso
Domenica, 17 febbraio 2019, giornata storica, non solo per i soci dell’Archeoclub di Lentini, ma anche per le città di Lentini e Carlentini.
Dopo diversi mesi di complessi ed accurati lavori di restauro, è stato restituito infatti alla collettività, in tutto il suo splendore, il magnifico affresco della “Madonna che allatta”, sito nella Grotta Rupestre del Crocifisso, di proprietà della Chiesa Madre Santa Maria la Cava e Sant’Alfio, ma ubicata in territorio di Carlentini.
Il restauro di questa pregevolissima opera, presumibilmente risalente al XIV secolo, è stato interamente finanziato dalla locale Sezione dell’Archeoclub, e va ad aggiungersi a quello di un altro affresco, sempre presso lo stesso sito, che raffigura la “ Teoria dei Santi “, realizzato con i fondi del FAI.
L’evento è stato presentato alla cittadinanza nel corso di una conferenza tenutasi presso la Chiesa del Carmine, alla presenza di istituzioni, rappresentanti di Associazioni locali e del Comitato “Lentini nel Cuore “ ( principale artefice della “rinascita “ della Chiesa Rupestre del Crocifisso -dopo un lungo periodo di oblio - fortemente voluta dal parroco della Chiesa Madre, don Maurizio Pizzo, che ha coalizzato Associazioni cittadine e privati per il recupero di un sito di valore storico e artistico unico).
L’evento è stato presentato alla cittadinanza nel corso di una conferenza tenutasi presso la Chiesa del Carmine, alla presenza di istituzioni, rappresentanti di Associazioni locali e del Comitato “Lentini nel Cuore “ ( principale artefice della “rinascita “ della Chiesa Rupestre del Crocifisso -dopo un lungo periodo di oblio - fortemente voluta dal parroco della Chiesa Madre, don Maurizio Pizzo, che ha coalizzato Associazioni cittadine e privati per il recupero di un sito di valore storico e artistico unico).
In una Chiesa, gremita di attentissimo e partecipe pubblico, il Presidente dell’Archeoclub di Lentini, prof. Pippo Cosentino, dopo un breve excursus sulle vicende che hanno consentito di restituire alla collettività un inestimabile tesoro ( per anni condannato all’oblio ed al degrado dall’incuria delle istituzioni ), grazie all’impegno ed all’entusiasmo di volontari, associazioni e Club Services, ha dato la parola ai numerosi ospiti intervenuti: il Parroco della Chiesa Madre, Don Maurizio Pizzo; Rosaria Fazio e Cristina Stuto, in rappresentanza del Comitato “ Lentini nel Cuore”; Enzo Piazzese, coordinatore regionale Archeoclub; Laura Aprile, sovrintendente ai BB.CC. di Siracusa; gli Assessori dei Comuni di Lentini e Carlentini, Rita Brancato e Sebastiano Nardo; le consigliere nazionali Archeoclub Giusi Liuzzi, e Maria Rosa Vitaliti.
Tutti gli intervenuti hanno sottolineato la grandezza di questa iniziativa, che ha coinvolto un’intera comunità, che, con grande determinazione, ha fatto, tra l’altro, sì che la Grotta del Crocifisso risultasse tra i siti più votati nel concorso del FAI 2016 per eleggere “ I luoghi del Cuore”, ottenendo un finanziamento di euro 15.000, con il quale è stato portato a termine il restauro di un primo affresco, la “ Teoria dei Santi”.
E l’augurio di tutti è che analogo, brillante risultato possa essere conseguito anche per il concorso del 2017, nel quale la Grotta del Crocifisso si è piazzata al quarto posto della classifica Regionale, con oltre 11.000 voti.
È stata altresì evidenziata l’estrema importanza che può assumere un sito come questo, di particolare interesse storico, artistico, naturalistico, specie in una zona da tempo in profonda crisi economica, che può trovare nelle sue numerose bellezze artistiche il volano per uno sviluppo sostenibile. Ma, per fare ciò, occorre uno sforzo congiunto di istituzioni, associazioni, e cittadini, considerate la molteplicità di problematiche connesse.
L’ultimo, interessante intervento, è stato quello della Dott.ssa Raffaella D’Amico, coordinatrice del team che ha curato, con grande maestria, il restauro della Madonna che allatta, ( e, in precedenza, anche dell’altro affresco, già citato): sono state dettagliatamente illustrate le complesse opere di ripulitura e di ripristino di un capolavoro, grazie alle quali è stato possibile riportare al suo splendore un’opera di particolare valenza.
Al termine della conferenza, in tantissimi hanno raggiunto la Grotta Rupestre del Crocifisso, per ammirare dal vivo le bellezze del sito; in una splendida giornata quasi primaverile, utilizzando le navette messe a disposizione del pubblico, o con una breve passeggiata attraverso il centro medievale del paese e poi lungo suggestivi sentieri in mezzo alla natura, centinaia di cittadini hanno avuto la possibilità di apprezzare non solo gli spettacolari affreschi già restaurati, ma anche gli altri, anch’essi di inestimabile valore, che attendono di essere liberati dai segni del tempo e dell’incuria, tra i quali un magnifico Cristo Pantocratore, di epoca bizantina.
L’evento è stato reso ancora più suggestivo, dalla performance musicale allestita all’interno della Grotta da tre validissimi musicisti ( Luca Aletta alle tastiere, Fabrizio Scaparra e Michele Conti al violino, Stefano Cardillo al violoncello) che hanno deliziato i presenti con l’esecuzione di brani di Moricone, ed altri autori : uno spettacolo nello spettacolo..... !
Ma le sorprese non erano finite.... all’esterno, un eccezionale buffet di deliziosi dolci, realizzati dalle sapienti mani di numerose socie dell’Archeoclub, attendeva gli ospiti, deliziando i palati, dopo gli occhi....
Si è conclusa così, nella generale soddisfazione, una entusiasmante mattinata che ha fatto apprezzare alla collettività tesori riportati alla luce anche grazie al particolare impegno, non solo economico, del nostro Club Service, sempre in prima linea nelle iniziative volte a tutelare il comune patrimonio artistico e storico delle nostre zone.
L’auspicio di tutti, ora, è quello di poter, a breve, festeggiare il restauro di un altro degli splendidi affreschi del Crocifisso, che attendono di ritornare al primitivo splendore..... Volere è potere!